Gli italiani vogliono uscire

Gli italiani vogliono uscire. Però, l’altra faccia della voglia è la paura, il terrore del contagio che tiene intrappolati dentro casa e altrettanto energica è la volontà di risollevarsi.

Vitalità e speranza sono alleate contro la paura e la malattia. Nelle nostre vite è entrato un elemento incontrollabile, un male “invisibile” che genera terrore e sconforto anche per chi confidava nelle sapienti evoluzioni mediche e scientifiche ai limiti dell’onnipotenza.

E’ ritornata l’era dell’umanità che si confronta con le proprie fragilità. Un’era in cui tutto sembrava possibile e invincibile è avvenuto il grande ritorno della “forza del male”. Un male che però ha consentito di riscoprire aspetti troppo spesso trascurati, e non vorrei fare della retorica spicciola affermando ciò, ma mi riferisco a tutte le volte in cui abbiamo sottovalutato la fortuna di avere un lavoro o le volte in cui abbiamo pensato che esso fosse solo fonte di stress, perdendo di vista tutto il resto.

Il resto che scorre, ogni giorno uguale agli altri, in attesa del giorno per poter fare tutte quelle cose di cui ci sentivamo privati. Desiderando il momento per dedicarci alla casa, ai nostri cari, o di preparare la merenda a i nostri figli. Ecco, il desiderio si è realizzato nelle sembianze di una “condanna”.

Ora immersi nella vita domestica, nell’amore e nel conflitto familiare, possiamo accettare la situazione, possiamo arrabbiarci, possiamo avere paura, però è importante che sappiamo che possiamo ritornare alla “normalità” e alla vita di prima.

E’ fondamentale affrontare la paura, per riscoprire quello che avevamo e che abbiamo. Spero che con le dovute cautele adulti e bambini sapranno abbandonarsi al piacere di una passeggiata al parco, o di una pizza con gli amici. Con l’auspicio di vincere la paura… “considerate la vostra semenza, fatti non foste a viver come bruti, ma seguir virtute e canoscenza” .

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